La notte dei racconti

Stasera a Reggio si leggono libri, si raccontano storie. Si spegne il video e, nel cuore delle case, si legge, insieme o da soli. Libri e storie. Una strada diversa, condividere le storie che si amano, fuori dall’orrore e dalla barbarie quotidiana dell’Italia 2009. Come salpare dalla nostra vita di ogni giorno e prendere il mare verso un’altro orizzonte, cercando un altro luogo, diverso e migliore. Resistenza, anche questo è un modo di resistere, usare la testa e lasciare le frattaglie al loro posto.

In latino, madre della nostra lingua, “libro” (sostantivo) e “libero” (aggettivo) sono la stessa parola “LIBER”. Avrà un senso, no?

 

C’è un’altra Italia

Oggi presentazione del mio libro a Pistoia, nel Palazzo Comunale. E’ stata la 25a presentazione di questo piccolo libro su storie reggiane, ma che hanno assunto una valenza, evidentemente, più ampia. Ad ogni presentazine 40, 50, anche 80 persone che escono di casa, non guardano la boiate del video,ma leggono un libro, vogliono parlare. Francamente non mi interessa la quantità, la percentuale. La osservazione: ma la maggior parte…Se in tante parti del centro nord ci sono persone che hanno ancora voglia di uscire di casa per discutere un libro (e a Casalgrande nevicava forte) non tutto è perduto. Persone che ne hanno i cabasisi (per dirla con Camilleri) pieni di Vespa, talk show e informazione strisciante alle suole dei potenti di turno. E’ un mondo che c’è ed è lì. Che non si sente rappresentata politicamente. Magari se qualche partito anzichè ascoltare gli obsoleti ed incartapecoriti monsignori (ai quali noi cattolici per primi non diamo nessuna importanza) cercasse di recuperare un po’ di dialogo con la SUA gente, chissà, magari forse, prima o poi, il signore dei pirati andrebbe a chiudere i suoi giorni felici fra nani, ballerine e fanciulle di gamba svelta. Dove, peraltro, avrebbe sempre dovuto rimanere.